Archeologie dell’invisibile. Tecniche archeometriche non distruttive per la caratterizzazione dei laterizi del sito romano di Massaciuccoli

Massimiliano Puntin, Claudia Sciuto, Gabriele Gattiglia,

DOI: https://doi.org/10.26406/RdA46-07


Abstract

Questo contributo si propone di testare l’applicazione di alcune tecniche di diagnostica portatile e non distruttiva per la caratterizzazione dei laterizi provenienti dal sito romano di Massaciuccoli (Lucca), al fine di chiarire le dinamiche di produzione e di approvvigionamento dei materiali. La villa/mansio di Massaciuccoli è associata alla famiglia senatoria dei Venulei, conosciuta per le opere di evergetismo nell’Etruria Nord Occidentale e il gran numero di laterizi bollati rinvenuti in diversi contesti. Le analisi sono state effettuate mediante una macchina fotografica iperspettrale portatile (VIS-NIR) sui paramenti murari in situ e su campioni in laboratorio. I risultati ottenuti sono stati confrontati con analisi XRF e osservazioni autoptiche effettuate sugli stessi campioni.
La metodologia messa a punto ha permesso di effettuare una prima classificazione dei materiali secondo le caratteristiche formali, geochimiche e spettrali, suddividendo i laterizi in varie classi di impasto, e supportando la formulazione di ipotesi circa l’uso di materiali provenienti da diverse figlinae nelle fasi costruttive degli edifici.

This contribution aims to test the application of some portable and non-destructive analytical techniques for characterising bricks from the Roman site of Massaciuccoli (Lucca), in order to clarify materials’ production and supply. The villa/mansio of Massaciuccoli is linked to the senatorial family of the Venulei, known for their works of evergetism in North-Western Etruria and the large number of stamped bricks found in various contexts. Analyses were carried out by means of a portable hyperspectral camera (VIS-NIR) on the masonries in situ as well as on samples in the laboratory. The results were compared with XRF analyses and visual observations, carried out on the same samples.
The methodology developed allowed an initial classification of the materials according to formal, geochemical and spectral characteristics, grouping the bricks into various clusters/types, and supporting the formulation of hypotheses regarding the use of materials from different figlinae in the construction phases of the buildings.

Keywords


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