Contenuto in: Rivista di Archeologia XLIV-2020 -
pp. 31-46
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Il contributo analizza le modifiche subite dai templi forensi dei centri indigeni e delle colonie e la loro eventuale trasformazione in capitolia nell’Italia nord-orientale. Le soluzioni si presentano molto diversificate nella realtà cisalpina al punto da rendere di estremo interesse valutare ogni singolo contesto dal punto di vista urbanistico, architettonico e cultuale. In alcuni casi si produce, infatti, una sorta di sovrapposizione tra il culto poliadico e quello capitolino, mentre in altri si opera una netta separazione tra questi. In altri contesti, laddove l’identità indigena si presenta marcata, il tempio forense non si converte in capitolium. Una rapida analisi ‘campione’ di alcuni centri cisalpini dimostra come sia complesso individuare un modello unitario per questo fenomeno.
The contribution focuses on the transformation of temples into fora of indigenous centres and of colonies into actual capitolia. Multiple solutions are found within the diverse cisalpine landscape. Therefore, it becomes interesting to define the dynamics that resulted in different solutions adopted on an urban and architectural plane. Such solutions produced in some cases actual overlapping between worship places, in other cases they produced a clear separation between them. A quick analysis of the multiple cisalpine centres shows how difficult it is to argue for a unified solution.